mattbriar

GOTHAM: STAGIONE 3, EPISODI 1-13



Eccoci dunque alla stagione 3 di Gotham, serie che racconta le origini dei buoni e (soprattutto) dei cattivi dell'universo di Batman.
La terza stagione, nei suoi primi 10 episodi, procede sugli stessi passi della precedente e commette gli stessi errori. Finora non si è ancora visto uno sviluppo davvero interessante in nemmeno uno dei cattivi. Anzi, quelli che finora erano i più promettenti, cioè Pinguino e Nygma, sono scesi nel ridicolo (siamo al punto in cui il Pinguino viene dapprima eletto a sindaco, poi si prende una cotta gay per Nygma e toglie di mezzo la sua ragazza... Ma stiamo scherzando?!). Appaiono e scompaiono, oppure restano senza molto da fare, alcuni antagonisti minori: l'illusionista Jervis (sul cui operato si basa l'arco narrativo della prima parte della serie), Poison Ivy, l'apparente ritorno di Fish Mooney, di Carmine Falcone, e suo figlio Mario.
Procede meglio (incredibilmente) la storia di Bruce Wayne, che finalmente esce di casa e tenta di fare il duro, in coppia ormai perenne con Selina... Per quanto il tutto continui a essere poco realistico, a tratti ridicolo, e secondo me piuttosto incoerente con la mitologia classica di Batman (ma di questo possiamo anche fregarcene). Nonostante questo gli episodi continuano a essere calamitanti: sarà l'atmosfera dark con sprazzi di fetish (vedi foto), sarà che resta un prodotto diverso dal comune, in ogni caso finito un episodio si ha voglia di vederne subito un altro.
Ma poi arrivano gli episodi 12 e 13 a spezzare questa noia generale in modo repentino: tutto precipita proprio come volevamo da tempo. Pinguino si prende ciò che merita, viene tradito ed esplode di vendetta. Jerome (il proto-Joker della stagione 2) viene resuscitato con metodi frankensteiniani e la città sembra essere in mano ora alla futura ghenga di Joker e Harley, ovvero un prototipo di Suicide Squad. Mi auguro che il secondo arco narrativo della stagione mantenga la follia che promette.


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